PUBBLICATO 21 gennaio 2015
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SINOSSI
Come punizione per le sue recenti attività, l’impertinente detective di Scotland Yard, Kal Kallaway, è inviato a Knutsford. Ma quella che doveva essere una semplice attività di supporto alla polizia locale si trasforma, ben presto, in una strana indagine sulla scomparsa di un paziente al Thoburn House Nursing Home.
Suo malgrado, il detective Kallaway è costretto a chiedere l’aiuto e la collaborazione di Amanda Stayinford, fragile antropologa e profiler che ha già collaborato con la Polizia Metropolitana in altre occasioni simili. Insieme, i due cercheranno di far luce sulla misteriosa scomparsa e, ad ogni passo e ad ogni nuovo indizio, la loro indagine si trasformerà sempre di più in una lotta contro il tempo.
In un vorticare di accadimenti, che li travolgerà come un fiume in piena, Amanda e Kal saranno costretti a sfide impensabili fino a rischiare il tutto per tutto per fermare la mano che si cela dietro alla scomparsa dei pazienti del Thoburn House Nursing Home.
ISPIRAZIONI
Quando ho iniziato a scrivere “Project Chrono” ho subito capito che stavo mettendo in piedi un esperimento. Ogni pagina che scrivevo, ogni paragrafavo, sembravano ricalcare più una sceneggiatura che un romanzo. Ho sempre adorato il cinema e le serie televisive e quando ho approcciato la trama e l’intreccio di questo romanzo mi è apparsa chiara la necessità di attingere a quel mondo narrativo piuttosto che a quello tradizionale.
Pertanto, dopo un primo confronto interiore ho deciso di adottare uno stile più vivace e funzionale alla narrazione quasi visiva, traendo ispirazione da serie indimenticabili come “Sherlock” o “Fringe”. Ma anche, inevitabilmente, da “24” e “Doctor Who”. Insomma, quello che volevo raggiungere era un passo narrativo fatto di colpi di scena e di tagli narrativi degni del piccolo schermo.
Dal punto di vista della trama, invece, ho seguito il cuore e mi sono ispirato a “Doctor Who”, “Star Trek” e “Ai Confini Della Realtà” per citarne alcuni. Si può solo imparare dai maestri e, pertanto, volevo che la mia storia puntasse a seguirne le orme, nel suo piccolo.
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